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Sicily on Horseback

Etna: the greatest active volcano in Europe

L’Etna: il più grande vulcano attivo in Europa

Nella splendida Sicilia, poco distante dallo stretto di Messina, si erge il più grande vulcano attivo in Europa: l’Etna. È uno dei vulcani più alti del mondo, ed è entrato a far parte della World Heritage List dell’Unesco nel giugno del 2013. Esso rappresenta un grande laboratorio naturale sulle aree vulcaniche e la sua intensa attività è osservata e raccontata sin dai tempi classici. Ne troviamo, infatti, testimonianza nelle opere di autori prevalentemente greci come Esiodo, Eschilo, Tucidide, Diodoro Siculo ed Euripide.

Miti e credenze

Oltre ad aver ispirato numerosi autori del passato, l’Etna, grazie alla sua attività vulcanica regolare e spettacolare, ha fatto si che attorno a sé nascessero anche dei racconti di carattere mitologico, oltre che a numerose credenze popolari che hanno cercato di spiegare la sua attività tramite creature e divinità appartenenti alle leggende romane e greche. Inoltre, la sua intensa attività, accompagnata da sismi e tremori, ha fatto in modo che nascessero dei luoghi di culto dedicati alle divinità che si pensava abitassero quei luoghi e provocassero questi fenomeni.

Tra i più noti dell’antichità troviamo:

  • Il Santuario del dio Adranos;
  • Il Santuario della dea Ibla, presso l’attuale città di Paternò.

Per quanto riguarda la questione sull’etimologia del nome Etna, questa è da sempre dibattuta. Si ipotizza che possa derivare dal toponimo ‘’Aitna’’, che fu attribuito alle città di Katane e Inessa e deriverebbe da un verbo greco che ha il significato di “bruciare”.
Gli scritti in lingua araba si riferivano a esso come Jabal al-burkān (montagna del vulcano) o appellativi simili che furono più tardi mutati in Mons Gibel, letteralmente “monte Gibel” (da cui il siciliano Muncibeḍḍu, reso poi in italiano come Mongibello o anche Montebello).

Questo appellativo è rimasto in uso comune per molto tempo anche se qualcuno continua a chiamare l’Etna in questo modo. Recentemente il nome Mongibello è rimasto ad indicare solamente la parte più alta dell’Etna. Tuttavia le popolazioni locali si riferiscono all’Etna anche semplicemente attraverso l’appellativo siciliano “a muntagna”.

Formazione Vulcanica

È stata prevalentemente un processo di costruzione e decostruzione che ha fatto si che, non solo col passare del tempo l’altezza del monte stesso cambiasse, ma la sua intensa attività ha apportato anche numerose modifiche sia alla flora sia alla fauna dell’ambiente circostante, rendendolo un ambiente suggestivo, quasi lunare. Dal 1987 questa zona è stata tutelata grazie all’istituzione del Parco naturale dell’Etna.

Sia il parco sia il vulcano stesso sono visitabili grazie a numerosi sentieri naturalistici aperti a tutti. Il vulcano presenta diverse bocche sparse a varie altitudini, prodotte dalle varie eruzioni nel tempo. Quest’ultime sono di facile accesso da parte dei visitatori e dei ricercatori e nelle quali vengono effettuate escursioni.

Oltre agli studiosi che lo conoscono e lo studiano da anni, l’Etna rappresenta una meta suggestiva anche per i turisti che hanno quindi un motivo in più per visitare la bellissima Sicilia e  provincia di Catania, in cui sorge il vulcano che la incornicia, facendola sembrare quasi una cartolina.

Quando il vulcano è in eruzione, di notte la vista è suggestiva. Difatti il fiume di lava che scorre lentamente lungo le pareti del monte e gli zampilli che ne fuoriescono ed illuminano il cielo sono uno spettacolo unico e imperdibile.
 Non bisogna dimenticare l’Etna tra le tappe fondamentali quando si visita questa terra, e d’inverno in particolare, quando la neve ricopre l’intero paesaggio, trasformando il monte in un’area sciistica.

Infatti l’Etna si presta particolarmente agli sport invernali quali:

  • sci alpino e di fondo;
  • snowboard;
  • trekking;
  • escursionismo;
  • ciclismo;
  • escursioni a cavallo.

Questo permetterà a coloro che sono appassionati di natura e sport, di vivere esperienze diverse ma allo stesso modo meravigliose.

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